Tommaso Lucioli racconta l’esperienza della Cooperativa “Le farfalle”, di cui è l’attuale presidente, fondata nel 2003 ad opera sua e di altri due collaboratori. Dalla metà degli anni novanta al 2003, Tommaso ha lavorato come educatore sordo presso varie cooperative e associazioni. Affiancato da un logopedista udente, si è sempre occupato della riabilitazione di bambini sordi e udenti con patologie o condizioni tali da inficiare lo sviluppo del linguaggio e le capacità comunicative. La riabilitazione avveniva con programmi predisposti in base alle caratteristiche del bambino e utilizzava metodi basati sul bilinguismo, anche nel caso di bambini udenti. Tuttavia, presso questi enti, né l’educatore sordo né il logopedista disponevano di sufficiente autonomia decisionale, pur occupandosi direttamente dell’attuazione dei programmi riabilitativi. Qualsiasi decisione, anche la scelta, talvolta imprescindibile, di organizzare dei corsi di sensibilizzazione di lingua dei segni per i genitori udenti, spettava allo psicologo dell’infanzia. Nasceva così l’esigenza di costituire una cooperativa che garantisse loro una maggiore libertà progettuale e nel 2003 viene fondata “Le farfalle”. Dal 2003 ad oggi l’attività portata avanti ha dato dei buoni risultati, anche se non mancano le difficoltà, dovute principalmente alla diffidenza da parte dei genitori udenti nei confronti dell’uso della lingua dei segni come strumento per l’educazione e la riabilitazione linguistica.