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Gruppi e Associazioni

ASIS - Associazione Silenziosa Italiana Scacchistica

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Michele Visco, segretario nazionale dell’ASIS, Associazione Silenziosa Italiana Scacchistica, è nato a Napoli e vive a Roma. Visco venne eletto Vicepresidente nel 1994 dal Comitato Internazionale di Scacchi per Sordi, svolgendo un ottimo lavoro fino al 2015. Il suo percorso lavorativo all’interno del Comitato è stato lungo e pieno di responsabilità: Visco è stato Presidente per tre mandati, Vicepresidente per otto anni e ha inoltre ricevuto un riconoscimento per il lavoro svolto. Per capire come è nata la ASIS, bisogna fare un passo indietro nel tempo. Tra il 1960 e il 1970 in Italia esisteva una federazione scacchistica dilettantistica della quale Michele Visco fece parte. Nel 1971, senza un motivo evidente l'associazione sospese le attività e per qualche tempo non ci furono notizie sull’argomento scacchi. Qualche anno dopo, intorno al 1988, Visco, condividendo la passione per gli scacchi con il suo amico Giulio Malaspina, e chiedendosi come mai non ci fossero attività di scacchi specifiche per sordi in Italia, decise di andare alla FSI per cercare delle risposte più concrete, ma suo malgrado non trovò nulla. Passato del tempo, nonostante i recapiti fossero un po’ datati (1956), Visco, contattò il presidente polacco di una federazione di scacchi per sordi che gli diede delle informazioni utili con le quali Visco poté presentare una proposta alla FSI: fondare una nuova associazione scacchistica per sordi insieme ad altri 8 soci. Grazie alle informazioni e all’aiuto del Commissario dell’Ente della sezione provinciale di Roma, creò uno statuto e una bandiera per identificare l’associazione. Una volta finite le pratiche per la documentazione e una volta ottenuta l’approvazione del Congresso I.C.S.C. Mondiale di Scacchi per Sordi, nel 1989 venne ufficialmente fondata l’Associazione Silenziosa Italiana Scacchistica. Passato un anno, l’associazione ricevette il programma di un campionato in Ungheria, a Veszprèm, dove si accorsero che rispetto alle altre delegazioni, erano in pochissimi a rappresentare l’Italia. Per partecipare bisognava avere un permesso, e oltre all’ASIS partecipò anche un gruppo di persone sorde dell’Unione Sovietica (CCCP), che aveva riacquistato da un anno, grazie alla politica di Gorbaciov, la libertà di partecipare ai campionati di scacchi, precedentemente negata a causa della sordità. Una volta avuta l’approvazione per partecipare ai campionati, si diede il via alle attività scacchistiche in Italia: dal 1990 ad oggi, ogni anno l’ASIS partecipa ai vari Campionati: europeo di Club, europeo individuale, femminile, junior e per sordociechi, ed anche ai Campionati Mondiali a squadre ed individuali. L’ultimo Campionato Europeo in Svizzera, a cui l’Italia ha partecipato, ha visto la partecipazione di 150 persone sorde provenienti da 40 paesi europei. Visco sottolinea che l'Italia dev'essere fiera di avere ad oggi un campione del Mondo italiano; con la speranza di migliorare sempre di più le proprie strategie mantenendo l’attuale dominio sportivo sulla Russia.