Annamaria prosegue il racconto di quegli anni, durante i quali Cesare Magarotto era il direttore generale dell'ENS.
Annamaria pensa che lui abbia lavorato molto per i sordi, come Jeralla del resto. Magarotto era l’unico udente tra tutti loro: nell’insieme c’era una bella atmosfera. Jeralla, triestino, era un brav’uomo, colto.
Annamaria conobbe Papà Magarotto perché quando lavorava in Istituto come volontaria lui andava spesso a trovarli. Gli piaceva fermarsi a chiacchierare per un po’ e ogni tanto andava accompagnato dalla moglie, anche lei udente.
Carli aveva molta esperienza con i sordi: era diventato sordo all’età di 20 anni in seguito ad una caduta accidentale e questo gli aveva causato molte sofferenze. Carli, grazie all’incontro con la comunità sorda, è stato spronato ad apprendere la Lingua dei Segni.
Questo gli ha salvato la vita, come poi era solito ripetere. In seguito all’ingresso nella comunità sorda ha iniziato a frequentare l’ENS che gli ha affidato una scuola odontoiatrica a Firenze.
Successivamente è tornato a Roma per lavorare nella sede centrale come direttore dell’ufficio sussidi. Dal 1962 al 1979, Annamaria lavorò all’interno dell’ENS fino alla trasformazione dello stesso in ente privato.