Annamaria Sollazzo prosegue nel racconto della sua esperienza nel Consiglio Direttivo ENS.
Ricorda che ogni tre mesi i consiglieri venivano convocati tramite lettera ufficiale per partecipare alle riunioni. Oltre al Consiglio, a presiedere gli incontri vi erano il presidente Vittorio Ieralla e il direttore generale Cesare Magarotto.
Ad attendere vi erano anche due rappresentanti del Ministero, che rimanevano per la prima parte della riunione; i lavori poi proseguivano con il Consiglio Direttivo. In seguito, lo studio di quanto approvato era delegato al comitato esecutivo, composto da Cicotto e Rubino.
Annamaria ride ripensando a quella volta in cui era addirittura intervenuta chiedendo cosa fosse rimasto da fare per lei, facendo arrabbiare Rubino.
Racconta che il presidente Ieralla, da vero triestino, era una persona molto colta ed educata, ma bisognava fare attenzione a non urtare la sua suscettibilità.
Con Rubino, tipico milanese, non aveva molta confidenza, mentre Cicotto, da buon sardo, lo definisce come una persona taciturna. Questi due membri del Consiglio hanno lavorato insieme per molti anni nel comitato esecutivo.