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Biografia

"La famiglia Giuranna tra teatro, poesia, musica e Visual Vernacular: vite immerse nell’arte" - 2° Parte

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Prosegue l’intervista a Rosaria Giuranna affrontando il tema dell’Inno di Mameli. Rosaria conferma che tutt’ora quest’ultimo sia eseguito in italiano segnato, nonostante con il passare del tempo abbia subito modifiche e aggiornamenti; tuttavia, ne esiste una versione, vale a dire quella di Le Rose, che è realizzata in una LIS purissima.

Un adattamento unico del testo originale che, una volta scoperto, ha lasciato la stessa Rosaria sbalordita. In passato, in occasione del “Deaf Way” del 1991 si era ribadito il concetto secondo il quale termini propri della lingua italiana difficilmente avrebbero trovato una corrispondenza esatta in altre lingue e anche in lingua dei segni. Tesi, questa, che lasciò perplesso lo stesso Armando Giuranna, il quale, di fronte alla volontà di Rosaria di dedicarsi alla traduzione in LIS dell’Inno nazionale, la lasciò fare. Rosaria, lavorando alla traduzione comprese che una trasposizione fosse possibile soltanto a patto di rispettare l’unicità e la peculiarità di ciascuna lingua.

Una tradizione familiare, quella dell’arte, che si tramanda di generazione in generazione fino ad arrivare agli stessi nipoti di Rosaria. Vari sono, infatti, gli esempi in tal senso: Fabio Giuranna, cugino, con il quale lei stessa più volte ha collaborato, e il fratello Giuseppe, fonte inesauribile di creatività artistica, che ormai da tempo vive all’estero. I due figli di quest’ultimo, poi, cresciuti guardando il padre esibirsi, grazie alla traduzione di una sua opera molto famosa in lingua dei segni tedesca (DGS), hanno contribuito alla sua diffusione in Germania. Questa visibilità ha fatto sì che, da quel momento in poi, da tutto il mondo venissero chiamati per esibirsi.

Avendo seguito le orme del padre oggi risultano essere due artisti di spessore. Anche la figlia di Enza, Diana, che ha svolto studi di recitazione, è consapevole dell’inestimabile valore dell’arte sorda e, grazie alla sua competenza in italiano e alla sua abilità retorica, riesce a coinvolgere, ricreando una sorta di connessione empatica, anche le persone udenti, dando visibilità alle forme d’arte della stessa comunità sorda. Da ultimo, anche il figlio udente di Gabriella, sorella di Rosaria, ha una carriera artistica come chitarrista affermato.

In conclusione, sembra proprio che l’Arte appartenga al patrimonio genetico della famiglia Giuranna, tanto da poter addirittura vantare, già nel 1800, un antenato poeta.